
25 aprile 2025 80°anniversario della Liberazione.
Ecco alcuni momenti della cerimonia per l’80° anniversario della Liberazione.







Al termine della S. Messa il Sindaco ha pronunciato il seguente discorso:
Oggi 25 aprile 2025 festeggiamo gli 80 anni dalla fine di un conflitto mondiale che ha lasciato macerie e devastazione in Europa e nel mondo.
Oggi festeggiamo 80 anni della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Liberazione che ha consentito la nascita della nostra Repubblica e della nostra Carta Costituzionale.
Oggi festeggiamo 80 anni di pace.
Di pace, già. Ma oggi è davvero così? Lo so, è una domanda retorica, ogni anno ad ogni commemorazione ricordiamo i conflitti in essere che coinvolgono popoli e nazioni, ma quest’anno – permettetemi – il contesto è diverso. Se guardiamo lo scenario internazionale preoccupa il precario equilibrio dei rapporti tra le maggiori potenze nonché il valere del principio del diritto del più forte al posto del diritto internazionale, che mina la stabilità delle democrazie.
E noi? Come ci poniamo? Cosa facciamo? Ci rassegniamo ad essere spettatori inermi mentre la storia corre? O peggio ancora ci abbandoniamo all’indifferenza, limitandoci a godere del nostro benessere individuale confondendo quest’ultimo con la pace vera? E allora mi vengono in mente quei giovani e quelle giovani, i partigiani e le partigiane, che di fronte al male della guerra e del fascismo hanno scelto da che parte stare, lottando per la libertà e per la democrazia.
La pace si costruisce, si fa – come dicono anche semplicemente i bambini.
La pace non si aspetta. “La pace è artigianale” – scriveva Papa Francesco – non la costruiscono solo i potenti “con le loro scelte e i loro trattati internazionali, che restano scelte politiche quanto mai importanti e urgenti”. La pace la costruiamo anche noi, “nelle nostre case, in famiglia, tra vicini di casa, nei luoghi dove lavoriamo, nei quartieri dove abitiamo”.
Oggi i festeggiamenti del nostro 25 Aprile ricadono alla vigilia dei funerali del Santo Padre che instancabilmente ha fatto sentire la sua voce richiamando tutti all’importanza della pace, del rispetto di ogni Uomo e della cura reciproca.
“Nessuna pace è possibile laddove non c’è libertà religiosa o dove non c’è libertà di pensiero e di parola e il rispetto delle opinioni altrui.” ha detto nella benedizione Urbi et Orbi della domenica di Pasqua.
Oggi nell’ottantesimo anniversario della nostra festa della Liberazione, queste parole rosuonano ancora più forte.
Oggi il mio senso di gratitudine per tutti coloro che nel momento più buio della Storia hanno deciso di prendere la parte della vita e della libertà ieri come oggi.
Oggi quindi festeggiamo!
Festeggiamo la giustizia, la democrazia, la libertà!
Buon 25 Aprile! Buona festa della Liberazione!