Discorso del Sindaco per il 74° Anniversario della Liberazione
Quest’oggi celebriamo i 74 anni della Liberazione.
Un percorso di Democrazia che è iniziato 74 anni fa e che quotidianamente dobbiamo percorrere.
La nostra Repubblica e la nostra Democrazia nascono 74 anni fa, il 25 Aprile.
Il 25 Aprile non è un’opinione, ma il momento fondante la Repubblica Italiana e la nostra Costituzione è figlia di quella stagione. Il 25 Aprile è un dato di fatto.
E’ compito delle Istituzioni, è compito di tutti noi perseverare nel riconoscere l’importanza di quello che è stato, la Storia.
L’Istituzione che non lo fa tradisce la Storia dalla quale essa stessa è nata.
Il Cittadino che non lo fa tradisce ciò che lo rende tale: un individuo libero.
Liliana Segre in merito al 25 aprile ci dice: “ Festeggiatelo, perché chi ignora il passato non oppone resistenza”.
Il 25 Aprile non è una celebrazione contro qualcuno, ma a favore di qualcosa: la Democrazia, le libertà personali, i diritti individuali e sociali.
La Democrazia non è un diritto guadagnato per sempre, ma un orizzonte verso cui dobbiamo sempre tendere, un qualcosa che dobbiamo quotidianamente riaffermare con l’agire nella nostra vita di tutti i giorni.
Oggigiorno idee, tematiche, atteggiamenti neofascisti sono purtroppo entrati a far parte del dibattito quotidiano. Siamo di fronte ad un problema culturale che riguarda il clima, le parole, la grammatica che c’è oggi in questo nostro Paese.
Ad Inveruno, su iniziativa dell’Anpi sez. Martino Barni, abbiamo approvato una mozione con cui si impone a chiunque chieda l’utilizzo di uno spazio pubblico, il patrocinio o un contributo comunale di sottoscrivere una dichiarazione nella quale si afferma di abbracciare i valori della Costituzione e di essere antifascista. Purtroppo vi è già stato chi, gruppo politico di estrema destra, a richiesta presentata ha rifiutato di sottoscrivere tale dichiarazione e di conseguenza non ha ricevuto alcuna autorizzazione all’occupazione dello spazio pubblico.
La Democrazia e la Libertà sono importanti eredità che abbiamo ricevuto da chi ha dato la propria vita per conquistarla, eredità che abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli.
Affinchè questo patrimonio non vada disperso ciascuno di noi deve fare la propria parte, non facendosi attrarre da una comoda quanto pericolosa indifferenza.
Abbiamo fatto tanta strada. Ma c’è ancora tanto da fare. Chiediamoci: i nostri figli che cambiamenti vedranno? Che progressi avremo fatto?
Noi e solo noi abbiamo nelle nostre mani l’opportunità di rispondere.
Buon 25 aprile!
Il Sindaco
Dott.ssa Sara Bettinelli